Stefania, buon onomastico!
Stefania Calabrese ci ha lasciato il 25 agosto 2012 orfani della sua bellezza e con un tempo che il dolore ha apparentemente svuotato di contenuto. Ma se ci guardiamo intorno Stefania ha riempito di sé ogni angolo di mondo con cui è entrata in contatto, con i suoi lavori creativi, gli articoli, i messaggi pubblicitari, il vintage e la sua straripante passione per il fashion style.
Tutte le sue Frida Khalo rivivono nei gioielli venduti alle amiche per sostenere la ricerca contro il cancro, come nelle sue tele, che condividono con noi lo spazio del ricordo. Laureata in Economia aziendale, esperta di marketing e comunicazione d’impresa, per hobby frequentava Scienze della Comunicazione e viveva il quotidiano “come in una partita al gameboy: superato un livello, ce n’era subito un altro”, così come ha scritto di sé a proposito di Elementi Creativi, l’agenzia di comunicazione che dirigeva insieme a Luigi Longobardi.
Identità Virali, dal 2013 dedicato a lei, e la rivista Place+, il supporto al Carnevale battipagliese 2012 e la campagna pubblicitaria contro l’Omofobia in città, le mostre d’arte nella sala espositiva di via Carbone, n. 10, sono solo alcuni dei ricordi che Stefania ci ha lasciato. Vivi, pieni, intrisi di colori e di passione, in cui la Pelona, la Morte che ormai quasi dieci anni fa l’aveva fissata negli occhi, era sempre presente danzando e lottando con e contro di lei, e lei la accoglieva nei suoi quadri e nei suoi collage, per accecarla con un unico urlo: Viva la vida!
Noi non possiamo proprio permetterci di dimenticare, cosa saremmo senza memoria, sarebbe un po’ come vivere senz’arte, senza musica, senza passione, e quando arriva l’onda lunga della tristezza, forse la cosa migliore è farsi trovare pronti e abbracciarla e darle voce.
Noi aspettiamo da più di un anno, ma forse finalmente sta arrivando lo tsunami. Prima o poi doveva succedere: ci siamo presi il tempo per non farci travolgere, per non dimenticarci di lei e dei suoi sogni. Per questo vorremmo che ovunque si trovi, sappia che seppure non siamo ancora in grado di capire la lezione che ci ha lasciato, abbiamo tuttavia cercato di raccogliere dopo di lei un messaggio: il rispetto della vita e della morte. Non abbiamo mai voluto elevare monumenti alla nostra amica scomparsa. Abbiamo ritenuto necessario prenderci cura della sua discrezione e di quella dei suoi familiari, ma la ricordiamo in tutto quello che facciamo e spesso, come a Elementi Creativi, in tutto quanto realizziamo.
Nessuno di noi muore del tutto, finché le nostre opere sono riconosciute e amate da chi ci sopravvive. La memoria è la vita che nonostante tutto deve continuare e continuare a raccontare.
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