Un sistema visivo audace per raccontare Carlo Levi
Per la Fondazione Luigi Gaeta (FoLGA), l’obiettivo era costruire un’identità visiva integrata, in grado di unificare la comunicazione del Museo Carlo Levi (MuCLE) e della Biblioteca Luigi Gaeta. Un sistema capace di valorizzare la figura di Levi, poliedrica e potente, e trasformarne l’eredità culturale in un linguaggio visivo contemporaneo, accessibile e simbolico.
La sfida
“Un pittore molto noto ma poco conosciuto”, scriveva Renato Guttuso.
La necessità di raccontare Carlo Levi in tutta la sua complessità – artista, medico, scrittore, politico, antifascista – e di rafforzare la presenza istituzionale della Fondazione e del Museo, ha spinto FoLGA a cercare una soluzione identitaria forte, coerente e modulare.
L’obiettivo era definire una direzione chiara per il posizionamento culturale del MuCLE, rafforzando il suo ruolo di punto di riferimento per la valorizzazione del pensiero e dell’opera di Levi, all’interno di una comunicazione coordinata ed efficace.
Abbiamo avviato il progetto attraverso un lavoro strategico di definizione identitaria, con l’intento di garantire un equilibrio tra riconoscibilità istituzionale e valore simbolico.
Ne è nato un sistema visivo dinamico, stratificato e narrativo, articolato su quattro elementi chiave, ognuno dei quali rappresenta un aspetto fondativo della figura di Levi:
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L’uomo poliedrico:
per esprimere la sua molteplicità, abbiamo scelto una silhouette decisa del suo volto, segno iconico e senza tempo della sua presenza nella storia. -
L’artista:
nel sistema visivo trova spazio anche la sua firma pittorica, un gesto autentico e personale che restituisce il valore della sua produzione artistica. -
Il politico e l’antifascista:
per rappresentare il suo impegno civile, abbiamo scelto un rosso vibrante, simbolo di energia e lotta sociale, senza ricorrere a segni partitici. -
Il visionario libero:
a incarnare la sua idea di giustizia e libertà, emerge la figura della cornacchia, simbolo retorico di ribellione e indipendenza, tratto da un’intervista immaginaria con Montanelli.
Il logotipo è stato concepito con un approccio tipografico essenziale, ispirato ai grandi musei internazionali, per garantire autorevolezza istituzionale e al tempo stesso lasciare spazio alla ricchezza visiva del sistema grafico.
Il nuovo sistema ha consolidato l’identità del Museo e della Fondazione, rafforzandone la coerenza comunicativa su tutti i canali e valorizzando il messaggio culturale attraverso un design riconoscibile e ricco di significato.
Abbiamo selezionato una palette cromatica profonda e simbolica, incentrata su tonalità terrose, neri marcati e rossi intensi, capaci di evocare la pittura materica di Levi e il suo impegno civile.
La tipografia è solida, nitida, museale, a rappresentare l’autorevolezza del Museo come contenitore di sapere e memoria.
L’immaginario visivo è costruito per strati, integrando la potenza della figura umana, la forza del gesto artistico, l’energia della lotta e l’emblema della libertà, in un linguaggio iconografico attuale e coinvolgente.
La presentazione del progetto ha ottenuto riscontri positivi da parte del mondo accademico, dei visitatori e degli stakeholder culturali, che ne hanno apprezzato la profondità concettuale e la qualità visiva.
Questo progetto rappresenta una sinergia profonda tra la Fondazione Luigi Gaeta e il nostro team, culminata in un’identità visiva che va oltre il marchio, diventando racconto, visione e strumento di connessione culturale.
Un lavoro che restituisce voce, corpo e immaginario a Carlo Levi, trasformando il Museo e la Biblioteca in presìdi vivi di cultura, pensiero critico e memoria collettiva.
Date:
30/03/2025